Una semplice considerazione ci può far capire come non si possa parlare di una racchetta perfetta, e neanche della racchetta migliore in senso assoluto. Se esistesse la racchetta perfetta, o se comunque vi fosse una racchetta decisamente migliore delle altre, tutti i tennisti professionisti userebbero quella.

In realtà, non accade neanche che vi siano particolari preferenze verso un modello o una marca, anche se le racchette dei professionisti comunque tendono ad assomigliarsi.

In mancanza della racchetta perfetta, dobbiamo accontentarci di una buona racchetta, o di un’ottima racchetta, in base a considerazioni generali, e alle nostre esigenze specifiche. Una racchetta è il risultato del giusto mix di elementi quali il peso, la rigidità del telaio, l’ampiezza del piatto corde, il bilanciamento ecc.

 

La racchetta è veramente importante?

La diatriba sull’importanza della racchetta da tennis ricorda le dispute infinite sull’importanza dell’allenatore in una squadra di calcio, e sanno più di filosofia e di “principi primi” che altro.

Noi abbiamo un approccio molto più pragmatico: certamente la racchetta non gioca da sola, per cui, come si dice, la cosa più importante rimane il braccio di chi la impugna. La cosa importante è non sbagliare: non esistono racchette miracolose, ma certamente esistono racchette disastrose!

(fonte: http://tuttoracchette.altervista.org)


Il mercato delle racchette è in costante espansione, le offerte si moltiplicano ed è difficile stare dietro alle case produttrici, che sfornano in continuazione nuovi modelli. La scelta è diventata troppo ampia, e se non si hanno le idee chiare su cosa cercare, si rischia di buttare i propri soldi.

Questa guida è stata pensata per consentire all’appassionato di imparare in breve tempo a scegliere la racchetta più adatta alle proprie esigenze e caratteristiche, in modo da evitare delusioni e spese inutili, e magari quei fastidi fisici che sono in agguato se si sbaglia attrezzo.

La guida è stata pensata anche per fare chiarezza su concetti usati (e abusati) come potenza, controllo, maneggevolezza ecc., e per sfatare miti e leggende metropolitane legate alle racchette da tennis. Tira più forte una racchetta leggera o una pesante? Il gommino antivibrazioni è efficace? Cos’è lo sweet spot?

Lo scopo è quello di consentire a tutti quelli che vogliono saperne di più e non vogliono essere alla mercé del negoziante o dell’amico che “ne sa di più”, di entrare in un negozio e di saper scegliere da soli l’attrezzo migliore. Verranno dati anche dei consigli sugli eventuali acquisti online. Alla fine della lettura, è garantito che ne saprete più del 90% dei rivenditori.

 (fonte: http://tuttoracchette.altervista.org) 


 

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Un modo per ingraziarsi i favori del potenziale acquirente è fargli tenere in mano e in posizione verticale, un racchetta leggera e sbilanciata verso la testa. In questo modo, l’attrezzo sembra...

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Il metodo migliore per scegliere la racchetta è scomporla nelle sue caratteristiche più importanti. Lunghezza, peso, inerzia, rigidità, piatto corde ecc., si possono combinare fra loro in infiniti modi, generando confusione se non si conosce il loro valore. Grazie a questa guida sarete in grado di valutare una racchetta semplicemente prendendola in mano ed esaminandola. Non è difficile. Noi vi diremo come fare.

Altri metodi presentano indubbi svantaggi. Affidarsi al negoziante, ad un maestro o ad un presunto esperto può essere pericoloso: non è detto che queste persone conoscano realmente i principi alla base del funzionamento delle racchette, a partire dalle leggi fisiche e biomeccaniche che ne sono alla base, né che siano in grado di capire le esigenze altrui e quale tipo di racchetta si adatta meglio ad un determinato tipo di giocatore. Affidarsi alle impressioni altrui e alle recensioni può essere fuorviante perché diverse persone daranno giudizi diversi della stessa racchetta, a seconda della loro forza fisica, del livello di gioco, del tipo di colpi, della racchetta con cui sono abituate a giocare ecc.

Si può star certi che ogni racchetta troverà i suoi estimatori e i suoi detrattori. Va poi detto che vi è una forte spinta a vendere telai rigidi e leggeri, che influenza inevitabilmente anche i tester.

Alcuni negozi consentono di prendere in prestito una racchetta per fare una prova sul campo. Il problema è che per valutare una racchetta occorre provarla per parecchie ore, e vista l’importanza delle corde e del manico, spesso l’impressione che ci dà una racchetta in prova non è certo la migliore e la più corretta. Teoricamente, dovremmo provare la stessa racchetta con corde diverse e con tensioni differenti. Né del resto è possibile provare tutte le racchette che ci interessano o che sono in commercio.

Non ci resta che utilizzare un approccio teorico, basandoci su quanto emerso dalla ricerca scientifica degli ultimi anni in tema di racchette.

 

Ci adattiamo noi a lei o si adatta lei a noi?

Trovare una racchetta è come trovare un partner: quello perfetto non esiste. All’inizio, nella fase dell’innamoramento, si può pensare che tutto vada bene, anzi in genere accade questo, ma poi col tempo inevitabilmente si finirà per “scendere a compromessi”, per trovare gli aggiustamenti che consentano di andare avanti nel migliore dei modi. La cosa potrebbe anche non essere del tutto cosciente, ma si può stare certi che accade.

Con la racchetta da tennis accade esattamente la stessa cosa. Non sperate di trovare la racchetta perfetta: entro certi limiti, dovrete adattarvi voi a lei. La buona notizia è che entro certi limiti, come un buon partner o un buon paio di scarpe, anche lei si adatterà a noi. Come? Imparando a conoscerla sempre meglio, ma anche scegliendo e settando le corde giuste, oppure utilizzando i metodi di “customizzazione” di cui parleremo in seguito.

Quello che qui ci interessa sottolineare è che la cosa importante è scegliere la racchetta in base a criteri razionali e scientifici, in modo da minimizzare i problemi e le esigenze di adattamento, e da massimizzare i risultati.

Se credete nell’amore a prima vista, poi preparatevi a subirne le conseguenze! Noi però abbiamo scelto un’altra strada, e la percorreremo fino in fondo.

 

Bambini e ragazzi, uomini e donne, adulti e anziani

Naturalmente, le differenze di età e sesso contano. Ma meno di quanto si potrebbe pensare. Come vedremo, l’unica differenza veramente importante è quella tra i bambini e… tutti gli altri. A partire dall’adolescenza è infatti possibile utilizzare le racchette da adulti.

Vi sono poi le racchette speciali, quelle ultraleggere e ultratecnologiche, che oltre al fatto di costare quanto due racchette normali, non hanno particolari pregi. Ma di questo ci occuperemo più avanti.

 

Principianti, intermedi, avanzati

Un’altra differenziazione rispetto all’età può essere fatta in base al livello tecnico del giocatore o della giocatrice. Come vedremo, è utile tenere conto di questo, anche se la differenza nel livello tecnico è meno importante rispetto alla differenza nella forza e nelle condizioni fisiche di chi intende acquistare una racchetta.

Scegliere la prima racchetta è diverso che acquistarne una nuova quando già se ne possiede una e si gioca con una certa assiduità. Se si gioca da molto tempo e si hanno ormai registrati i colpi, si è ormai abituati ad eseguire i colpi ad una certa velocità, per cui cambiare attrezzo può risultare difficoltoso qualora se ne acquisti uno dalle caratteristiche diverse. Se non si è soddisfatti, si può entro certi limiti lavorare sulle corde, provando corde diverse in termini di materiale, tensione e calibro. È bene comunque conoscere i principi teorici per avvicinarsi alla racchetta migliore. In base alla conoscenza di questi principi è possibile poi indirizzare i giovani verso racchette che presentino un buon controllo, e soprattutto che siano in grado di proteggere dagli infortuni. Nonostante i cambiamenti degli ultimi anni, esiste una “corrente” di grandi campioni che va da Edberg a Sampras a Federer, che ha utilizzato e continua ad utilizzare racchette dalle caratteristiche simili.

(fonte: http://tuttoracchette.altervista.org)


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Categoria 1: Racchette per il miglioramento della potenza o del gioco
n questa categoria i produttori indicano le racchette orientate all'incremento della potenza. Nella maggioranza dei casi questo tipo di racchette presenta un piatto corde oversize, quindi ampio o molto ampio (690-871 cm²), sono leggere (227-269 grammi), lunghe (68.5-74 cm), rigide e sono bilanciate verso l’ovale (o bilanciate in maniera equilibrata) per mantenere peso sufficiente nella zona di impatto. Sono progettate per giocatori con movimenti più corti e lenti e per coloro che desiderano ottenere maggiore potenza dalla racchetta.

Categoria 2: Racchette Intermedie
Ci sono svariati modelli che uniscono le caratteristiche delle racchette per il miglioramento del gioco con quelle per giocatori avanzati. Sono spesso leggere/leggerissime (269-312 grammi), bilanciate con un ovale da parzialmente leggero sino a lievemente pesante, hanno un ovale intermedio, ovvero “midplus” (613-658 cm²), e hanno solitamente una lunghezza prolungata (69.8-71 cm). Questo tipo di racchette offre una potenza da medio-bassa a medio-alta ed è maggiormente indicata per giocatori di livello intermedio-avanzato che cercano una maggiore maneggevolezza.

Categoria 3: Racchette per il controllo o per giocatori avanzati
Sono le racchette che possono essere usate da professionisti, da giocatori di club o squadre di livello alto. Questi modelli sono caratteristicamente pesanti (326-368+ grammi), hanno un ovale più piccolo (548-632 cm²), un profilo più sottile e flessibile e un bilanciamento leggero nell’ovale per preservarne la maneggevolezza. Il risultato è una racchetta dalla bassa potenza, progettata per giocatori che sono già in grado di colpire con potenza e preferiscono una racchetta che offra maggiore controllo. Possono essere di lunghezza standard o prolungata.



Per la scelta della racchetta è necessario considerare i seguenti elementi:

  • Misura dell'ovale - La potenza è direttamente proporzionale alla misura dell’ovale: a parità di caratteristiche, un ovale più ampio darà maggiore potenza rispetto ad un ovale più piccolo. Un ovale ampio offre inoltre un’area d’impatto ed uno sweetspot maggiore, concedendo in tal modo maggior indulgenza nei colpi decentrati. Le racchette di oggi sono offerte con una misura dell’ovale che varia da 548 fino a 871 cm², tra cui le più comuni sono di 613-710 cm². Per molti giocatori queste misure dell’ovale offrono un compromesso tra potenza e controllo. In genere una racchetta con un ovale più piccolo attrae giocatori più esperti che desiderano un maggiore controllo, mentre una racchetta con un ovale più ampio attrae principianti e giocatori di livello intermedio che cercano più potenza ed uno sweetspot più ampio.
  • Lunghezza - Le racchette sono disponibili in una gamma di lunghezze che varia tra 68.5-74 cm, che è il limite regolamentare per la partecipazione ai tornei. Le racchette standard hanno una lunghezza di 68.5 cm. A parità di caratteristiche, una racchetta lunga fornisce un maggior allungo nelle palle di risposta, incrementa la leva nel servizio e complessivamente fornisce più potenza rispetto alle racchette di misura standard. Per la maggioranza dei giocatori, passare da una racchetta di lunghezza standard ad una con 1.25-2.5 cm in più non comporta normalmente grossi problemi. La maggior parte delle racchette lunghe sono più leggere rispetto alle loro equivalenti di lunghezza standard allo scopo di conservarne la maneggevolezza. Infatti, aumentando la lunghezza della racchetta aumenta anche l'oscillazione dinamica. Allungando semplicemente la racchetta a 68.5 cm senza diminuire il peso può avere come risultato un “bastone” poco maneggevole.
  • Peso e bilanciamento - Questi due elementi influenzano maggiormente ciò che si percepisce quando si impugna la racchetta e si colpisce la palla. Qualche concetto basilare: a parità di caratteristiche, una racchetta pesante conferisce più potenza e stabilità e trasmette meno vibrazioni rispetto ad una racchetta più leggera. Una racchetta leggera è più maneggevole e di conseguenza il giocatore è in grado di muoverla più rapidamente. Se ciò corrisponde al vero, una racchetta leggera mossa rapidamente genererà la stessa potenza di una racchetta pesante mossa più lentamente? Questa questione è stata ampiamente dibattuta da quando Wilson introdusse nel 1990 le racchette Hammer. Fino a quel momento, le racchette avevano un peso medio di 340-368.5 grammi ed erano bilanciate con l’ovale leggero (o manico pesante). La “tecnologia” Hammer di Wilson ridusse il peso complessivo delle racchette (283-312 grammi), ma distribuì più massa nell’ovale con un bilanciamento conseguentemente più pesante in quest’area. L'idea era di migliorare la maneggevolezza senza sacrificare la potenza aggiungendo peso nella zona d'impatto della racchetta. Da allora il peso delle racchette è sceso costantemente ed ora la maggioranza dei produttori propone racchette con un peso inferiore a 283 grammi. Una racchetta leggera è anche migliore? Non necessariamente. Allora qual è il peso ideale della racchetta? E il miglior bilanciamento? Ed è meglio il bilanciamento leggero nell’ovale, pesante nell’ovale o piuttosto equilibrato? Per rispondere a queste domande è necessario avere un punto di riferimento. Quanto pesa la vostra racchetta attuale? Il bilanciamento è leggero o pesante nell’ovale? Di quanto? Se non ne siete a conoscenza, potete inviare un’e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e, se disponibili, invieremo le specifiche tecniche del produttore.
    Inoltre, desiderate una racchetta più leggera, più pesante o dal peso simile? L’ovale leggero, pesante o equilibrato? Probabilmente non ne avrete idea fino a quando non giocherete con la racchetta. Se non ne avete la possibilità, ecco alcune linee guida sui vantaggi e gli svantaggi di pesi e bilanciamenti differenti.

    - Racchette pesanti dall’ovale leggero: preferite dalla maggior parte dei giocatori professionisti, queste racchette sono spesso definite come “tradizionali in peso e bilanciamento”. Normalmente pesano 312-368.5 grammi e hanno un bilanciamento leggero nell’ovale da 1.27 a 3.81 cm al fine di mantenere la maneggevolezza. In molti casi queste racchette sono definite anche racchette “del giocatore” in quanto, generalmente, sono maggiormente orientate al controllo e progettate per giocatori in grado di fornire autonomamente potenza ai colpi.

    - Racchette leggere dall’ovale pesante: svariati anni fa Wilson scoprì che era possibile realizzare una racchetta ancora più maneggevole senza ridurre il peso nell’ovale. Sottraendo peso al manico, la racchetta era complessivamente più leggera pur conservando la massa nella parte superiore del telaio dove avviene il contatto con la palla. Questo era il concetto dietro la realizzazione dei telai Hammer e Sledge Hammer. Di conseguenza, molti altri produttori di racchette hanno introdotto racchette leggere dall’ovale pesante (e dal bilanciamento equilibrato). Il vantaggio di questo tipo di racchetta è di aumentare la maneggevolezza senza sacrificare la potenza, specialmente nei colpi di rimbalzo. Gli svantaggi sono meno chiari; alcuni “esperti” sostengono che la riduzione del peso aumenti l'ammontare delle vibrazioni trasferite a polso, gomito e spalla. Alcuni giocatori che sono passati da racchette dal peso e il bilanciamento tradizionali a racchette leggere e dall’ovale pesante lamentano di non sentire la racchetta “solida”. Chiaramente non si può ottenere tutto. La riduzione del peso della racchetta altera la sensazione di gioco, in meglio o in peggio. Ricordate: se la racchetta è troppo leggera è sempre possibile aumentarne il peso. Ridurlo, invece, è praticamente impossibile.
  • Rigidità del telaio - Il livello di deflessione del telaio all'impatto con la palla ha effetti diretti sul suo potenziale di energia. Una racchetta rigida flette meno e di conseguenza sottrae meno energia alla palla. Una racchetta flessibile flette maggiormente e causa una maggiore perdita di energia. Un luogo comune tra i giocatori è che una racchetta flessibile, che si piega maggiormente all’indietro, restituisca più potenza alla palla a causa dell'effetto catapulta. In realtà la palla rimane sulle corde per 3-5 millesimi di secondo, molto meno di quanto impiega il telaio a ritornare nella posizione iniziale. Di conseguenza, il telaio di una racchetta non “restituisce” energia alla palla, la assorbe in misura minore o maggiore in base alla rigidità del telaio. Rispetto alle racchette flessibili, le racchette rigide non deflettono nella stessa misura all'impatto e assorbono di conseguenza una potenza minore.
    Tuttavia, la rigidità della racchetta non influisce solamente sulla potenza. Sono in gioco anche controllo e comfort. In genere, una racchetta che offre più potenza consente un controllo minore ma, comunque, ciò dipende in gran parte dal tipo di giocatore e dalla sua abilità. Un giocatore avanzato può preferire una racchetta flessibile perché riesce già a colpire con movimenti rapidi e potenti. Una racchetta rigida può essere troppo potente per questo tipo di giocatore e come conseguenza si otterrebbero delle palle troppo lunghe. Per un principiante o un giocatore intermedio una racchetta rigida che non flette molto all'impatto può conferire un controllo maggiore. Della stessa opinione può essere un giocatore avanzato con colpi corti e compatti. Superato un certo livello di rigidità, le racchette rigide sono generalmente meno confortevoli rispetto a quelle più flessibili. Infatti, un telaio molto rigido trasmette all'impatto una quantità maggiore di vibrazioni a polso, gomito e spalla rispetto ad una racchetta dal telaio medio-rigido. Il comfort è difficile da misurare: ogni giocatore ha una distinta percezione di ciò che è confortevole. Ad ogni modo, i giocatori con problemi al braccio e/o alla spalla traggono generalmente maggiore beneficio da una racchetta la cui rigidità varia da flessibile a medio-flessibile e dovrebbero evitare racchette rigide o molto rigide. Un effetto meno conosciuto della rigidità del telaio è l'ammontare di rotazioni che possono essere generate. In genere, le racchette rigide permettono di generare meno rotazioni rispetto alle racchette flessibili in quanto la palla abbandona più rapidamente il piatto corde.
  • Schema delle Corde - Spesso non considerata da molti giocatori amatoriali, la densità dello schema delle corde influenza molti aspetti della performance complessiva e della sensazione di gioco trasmessa da una racchetta. Quando parliamo di densità dello schema delle corde ci riferiamo ad un piatto corde aperto e fitto (o chiuso).
    Un piatto corde aperto fletterà di più all'impatto rispetto ad un piatto corde chiuso, procurando così un maggiore rimbalzo alla palla. Incordate con la stessa tensione (in racchette simili), un piatto corde aperto non si percepirà così “teso” come uno piatto corde fitto. Inoltre, un piatto corde aperto permette un maggiore potenziale alle rotazioni poiché la palla può conficcarsi maggiormente sulle corde a causa degli spazi più ampi. I giocatori che cercano più rotazioni trarranno maggior beneficio da uno schema corde aperto. Il prezzo da pagare però è la riduzione della durata delle corde. Uno schema aperto permette alle corde di muoversi più liberamente aumentando così le abrasioni che causano la rottura delle corde.
    Un piatto corde fitto non fletterà molto all'impatto con la palla e restituirà quindi meno energia di rimbalzo. Le corde con un’incordatura fitta offriranno inoltre un minore potenziale alle rotazioni, ma dureranno più a lungo rispetto ad una racchetta simile con uno schema corde più aperto. Generalmente, le racchette con uno schema corde fitto sono preferite dai giocatori che non colpiscono con molte rotazioni e che cercano un controllo migliore, così come dai giocatori che amano colpire topspin potenti e che ricercano corde dalla durata maggiore.

 

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