L’inerzia nelle racchette viene calcolata in chilogrammi per centimetro quadrato (kg/cm2), anche se normalmente viene presentata come cifra senza specificazioni.
L’inerzia delle racchette viene misurata da macchine (come l’RDC o Racket Diagnostic Center, della Babolat) in grado di misurare l’inerzia di una racchetta, facendola oscillare e misurando il periodo di oscillazione della racchetta come se fosse un pendolo. La racchetta viene fatta oscillare intorno a 10 centimetri dall’inizio del manico, riproducendo una situazione che si verifica nei colpi a due mani, nei quali l’asse di rotazione si trova tra le mani stesse. Nella realtà, si osserva come nel servizio la racchetta venga spesso impugnata più in fondo per aumentare la leva, e dunque l’asse di rotazione si trova a circa 5 centimetri dall’inizio del manico, mentre nei colpi a una mano si trova a circa 7 centimetri. In realtà il motivo per cui si calcola l’inerzia in questo modo, è che per farla ruotare come un pendolo è necessario legarla in qualche modo al macchinario.
Occorre ricordare che in genere i produttori comunicano l’inerzia del telaio non incordato (dato che spesso si può leggere nel telaio stesso), mentre i tester delle riviste cartacee e online misurano l’inerzia posseduta dalla racchetta incordata, che è superiore al primo dato di circa 25-30 kg/cm2, con delle piccole variazioni che dipendono, come accade per il bilanciamento, dal tipo di corde che si montano (che possono essere più o meno spesse, di diverso materiale, e dunque più o meno pesanti) e dall’ampiezza del piatto corde (che può comportare l’uso di una maggiore o minore quantità di corde). Anche l’eventuale uso del gommino antivibrazioni e dell’overgrip, influendo sul peso finale, possono modificare leggermente l’inerzia della racchetta.
Effetti dell’inerzia
Come accadeva per il peso, all’interno del normale range di inerzia posseduta dalle racchette agonistiche attualmente in commercio, non ci sono grosse differenze nella capacità di produrre colpi potenti. Infatti, come per il peso, anche per l’inerzia va detto che al di sopra di un certo valore, essa influisce più sul controllo che sulla potenza: entro certi limiti è possibile ottenere lo stesso risultato in termini di velocità di palla, accelerando maggiormente una racchetta con meno inerzia (che del resto oppone meno resistenza), o velocizzando meno una racchetta con più inerzia (che opponendo una maggiore resistenza sarà più difficile da accelerare).
Un’inerzia elevata aumenta la stabilità torsionale, cioè riduce lo shock dato dal movimento a giro di vite che si verifica quando la palla viene colpita al di fuori dell’asse longitudinale.
Poiché però un bilanciamento elevato aumenta in generale lo shock, dato dal contraccolpo che si scarica sul braccio, occorre fare attenzione a che il dato di inerzia non sia dovuto tanto al bilanciamento spostato verso la testa, ma soprattutto al peso totale della racchetta.
In genere, i giocatori professionisti giocano con racchette dall’elevato valore di inerzia (in genere superiore a 350, ma a volte persino ai 370 kg/cm2).
Il consiglio: scegliete una racchetta che abbia una buona inerzia, almeno di 315 kg/cm2 (290 non incordata). Scegliete una racchetta dotata di un’inerzia elevata, purché il peso sia compatibile con le vostre possibilità, e il bilanciamento non sia spostato verso la testa (v. le pagine corrispondenti).
(fonte: http://tuttoracchette.altervista.org)
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